Erba devota, coltivata con cura nel convento. I piatti, le mani, il metallo nei cesti liturgici.
Ma in fondo era un nero soffice non era verde. Tu forse avevi in mano un lumino, mentre crescevano, fotosintetici, i nostri disordini.
Impenetrabile dolce del tabacco nei legni assolti. Le lumache sui tuoi ponti. E la notte che si bagna come un geranio nero.